La visita per il rinnovo della patente ha come obiettivo quello di verificare se il soggetto che vi si sottopone sia in possesso dei requisiti di carattere fisico (vista, udito, mobilità degli arti, coordinazione motoria ecc…) e mentale (essere liberi da sostanze, per esempio) che la legge reputa necessari per ottenere la patente.
Durante la visita medica per la patente alla persona viene chiesto di sottoporsi a semplici esami che servono a controllare la vista (con l’eventuale obbligo portare lenti od occhiali: “guida con lenti”), l’udito e la mobilità.
Vengono anche effettuati controlli sui valori della pressione del sangue e sul battito cardiaco, nonché domande di carattere psicologico.
Lo scopo della visita, tra l’altro, è combattere gli incidenti stradali che possono ascriversi a stati di ebbrezza o di alterazione psico-fisica provocati da sostanze stupefacenti.
Per ottenere l’idoneità alla guida, non devono essere presenti, queste condizioni patologiche croniche che potrebbero essere invalidanti durante la guida: problemi cardio-circolatori, diabete mellito, patologie endocrine, neurologiche o mentali, epilessia, alcolismo o dipendenza da droghe, malattie dell’apparato uro-genitale, malattie del sangue, disfunzione degli organi di senso, ovvero occhi e orecchie.
Il documento che il medico rilascia al termine della visita è definito certificato anamnestico.
Esso contiene informazioni su: identità del soggetto esaminato; la struttura sanitaria che effettua l’accertamento; il motivo della visita; il luogo e la data. L’atto deve essere firmato dal medico accertatore e non deve recare correzioni o abrasioni, inoltre deve essere redatto con una grafia il più chiara possibile.
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